Forse l’avrai saputo dai social, ma credo che queste riflessioni siano più approfondite e utili che una foto o un video muto di 3 minuti:)
Intanto sono rimasto stupito, piacevolmente ovviamente, del tanto affetto e interessamento delle persone che hanno saputo la notizia. Sono grato, perché mi sono sentito meno solo ad affrontare questa ennesima sfida per la mia Salute…
Due settimane fa mi sono operato per un intruso nella mia gola.
Grazie a Dio soltanto un polipo (o qualcuno lo ha chiamato tumore benigno), ma non è questo il punto.
Ecco 3 riflessioni da quello che ho imparato da questa vicenda.
( 1 ) I neuroni specchio sono più potenti di quello che pensi.
Sì perché non ci crederai, ma siccome per comunicare ho dovuto usare i gesti (e ancora per qualche settimana dovrò riposare la voce), allora anche le persone con cui comunico si mettono a mimare, pur potendo parlare, perché sono io quello senza voce! Oppure in certi negozi mi hanno parlato in inglese!:))))
Questa è la dimostrazione che siamo empatici e quello che pensano, provano, fanno gli altri ci influenza e VICEVERSA 😉
Infatti in un video corso che abbiamo venduto molto quest’inverno con il dott. Matteo Rizzato, parliamo di quanto impatti la congruenza (o incongruenza) nei risultati che otteniamo con le persone (info qui).
Il carisma non è qualcosa di innato, ma parte proprio dalla congruenza e utilizza come mezzo i neuroni specchio.
Unico problema che, così come inconsapevolmente le persone con cui comunico si mettono a mimare pur potendo parlare, così spesso non ci rendiamo conto di quello che trasmettiamo e come…
Ma si può imparare:)
( 2 ) Quando sei nudo in sala operatoria, nulla conta più e sei solo con te stesso.
Eh sì, quando sei lì su quel lettino gelido della sala operatoria, nudo come un verme, con quella specie di camice alla rovescio, aperto dietro, anche se magari ci sono amici e parenti ad attenderti fuori, che non vedono l’ora di riabbracciarti, quando sei lì… SEI SOLO.
Solo con te stesso, con le tue paure, con il tuo dolore, con tutto quello che avresti voluto fare e che speri di poter fare al tuo risveglio!
Ed è lì che capisci che il valore della SALUTE, il valore del TEMPO, perché nessuna bega, nessuna polemica, nessun commento sui social, nessuna mancanza di rispetto, nessuna arrabbiatura, conta più della tua VITA.
In quei momenti, quando sei in preda al panico, alla paura di non farcela, ai ricordi degli altri (4) interventi dolorosi subiti… allora faresti qualsiasi cosa per aggrapparti ancora ad un altro po’ di vita, quella vera.
Non quella del consumismo per il possesso, per il palato, per l’apparire…
Spesso io stesso sono caduto nell’errore di pensare che la vita sia infinita e intangibile.
Invece è concretamente la somma delle nostre singole scelte che fai o non fai (e quindi comunque fai), ogni singolo giorno….
Quindi prima di ritrovarti anche tu in un letto gelido di ospedale, di mettere la vita in mano a sconosciuti (bravissimi sconosciuti), prima di rischiare di DIRE ADDIO a quello che davvero conta per te, INIZIA ORA a volerti bene.
Matt, te lo dico con il cuore, da professionista e da paziente… inizia da qualche parte, ma inizia:)
E se non sai da dove iniziare scaricati il capitolo 18 del mio libro sull’amor proprio (info qui) oppure se hai comprato il libro, invia una e-mail a Valeria a corsi@terenzio.net per ricevere il webinar che ti aiuta ad applicare il libro.
( 3 ) Se hai paura, preparati.
La paura, così come lo stress, la tensione, la preoccupazione… derivano da un meccanismo rapidissimo di valutazione se hai le risorse interiori oppure no, per affrontare quella difficoltà.
Se ce le hai e ne sei consapevole, quella diventa una SFIDA.
Se non ce le hai o credi di non averne, quella diventa una MINACCIA.
Non dipende dall’evento esterno, ma cosa fai tu di fronte a quell’evento esterno.
E ti posso dire per esperienza personale che se non ti prepari prima, poi le emozioni prendono il sopravvento e diventano incontrollabili!
Ed è lì che diventa un INCUBO.
Credimi, ci sono passato, e forse anche tu.
Quindi il mio consiglio è di non aspettare un VIRUS, un malanno, un infortunio per iniziare ad aver cura di te e delle tue EMOZIONI.
Inizia a conoscerle e gestirle (NON reprimerle o controllarle, MA gestirle) per utilizzarle a tuo favore, come tue alleate.
Non ci sono emozioni negative o positive, ma come uno strumento, dipende cosa ci fai TU con quelle emozioni.
Ti affidi al caso, pur sapendo dentro di te che quel problema non è risolto?
C’è un’immagine che mi ha spronato a crescere e migliorare:
quando sei quasi a secco o sai che hai un problema all’auto (che rimandi), vai piano, sulla corsia di destra, quasi in corsia di emergenza e il viaggio sembra un incubo, non vedi nemmeno il paesaggio e stai in allerta soltanto nel sentire qualche rumore o qualche problema, limitando l’energia al minimo.
È questo il tipo di vita che vuoi vivere?
Vuoi “vivere” con la sensazione perenne lungo il viaggio che da un momento all’altro l’auto si fermi perché è finito il carburante o perché si è rotto qualcosa per un problema NON RISOLTO?
Credo che tu voglia un altro tipo di vita:)
Ed è possibile, perché se non ha funzionato quello che hai fatto finora, allora questo non significa che non ci sono altre soluzioni più efficaci.
Io ad esempio sono riuscito a gestire alcuni miei stati emotivi (info qui) che mi impedivano di vivere la vita che desideravo e questo mi ha aiutato ad affrontare la paura della sala operatoria…
E se vuoi nelle prossime e-mail ti racconto come ho fatto, che è poi gran parte di quello che insegno nei miei corsi:)
Intanto, rifletti su questi 3 spunti di vita vissuta e inizia da qualche parte…
Saluti Ridenti e Ad Maiora!