Ti è mai capitato di partecipare ad un corso, magari averlo pagato molto e alla fine dirti:
“Ho sprecato i miei soldi” oppure “L’ho pagato troppo” ?
Magari ti è anche capitato di organizzare tu un corso o un evento per la tua azienda e avere lo stesso pensiero..
Per nulla gratificante, vero? Soprattutto quando poi le persone ti dicono: – ecco vedi, te lo avevo detto…
Oppure in azienda da te, dopo il corso o l’evento che hai organizzato, i colleghi e capi evitano il discorso, ti evitano, e sembra ti abbiano tolto il sorriso quando li incontri nei corridoi…
Quali possono essere Costi e Conseguenze dei “te l’avevo detto” e del cambio di atteggiamento nei tuoi confronti ?
Conseguenza Caso 1
Beh, se i soldi spesi sono i tuoi e non dovevi spenderne per altre cose più importanti, magari in famiglia o per la salute…allora, le conseguenze sono minime. Cioè non avrai quei soldi per fare altro e magari cominci ad avere un po’ di sfiducia per qualsiasi altra proposta, cominci ad essere più in dubbio su ogni opportunità, memore della precedente delusione…
Questo tipo di pensieri, cioè generalizzare, perché presi dall’allerta, ti aiuta?
Se la Formazione per te non è un hobby, ma ti serve davvero per crescere e risolvere problemi, allora questo tipo di pensiero non ti aiuta.
A dire il vero generalizzare non aiuta mai in nessun caso, perché facilita la nostra attività cognitiva, ma non ci aiuta nella vita…perchè puoi dire di aver provato tutti i corsi di formazione del mondo? Puoi dire prima di quello che ti ha deluso che tutti ti avevano deluso così? NO…è solo una Generalizzazione improduttiva.
Non voglio dire che non devi aprire gli occhi e non devi scegliere con più attenzione, anzi, tra poco ti svelo gli indizi che ti fanno capire come scegliere meglio e con più sicurezza e serenità. Che ne dici?:)
Conseguenza Caso 2
Supponiamo invece che sia tu ad organizzare un corso o un evento per la tua Azienda. Le conseguenze di sbagliare scelta sono più gravi, vero? Perché i soldi non sono i tuoi e tu rischi di perdere la fiducia di soci, collaboratori e capi, non credi?
Allora qualcuno potrebbe pensare: – Va bene, faccio scegliere a loro così non rischio...- ok, ma se tu dai l’incarico a qualcuno, di cui ti fidi o di cui vuoi verificare la fiducia…, che sensazione ti dà sentirti dire – no scegli tu, che io non me la sento?
Quindi vuol dire che se ti danno l’incarico o ti prendi la responsabilità di scegliere un corso o uno speaker per l’evento aziendale, nel bene e nel male, la responsabilità resta la tua, perché non c’è cosa peggiore di scaricare ad altri un incarico, in quanto ti fa perdere fiducia nelle tue capacità e ti fa perdere fiducia da parte degli altri nei tuoi confronti…..
Quindi che conseguenze ci saranno se sbagli?
Dipende…dal tuo ruolo, dal grado di fiducia che riscuoti o da quello che devi dimostrare, perché potresti perdere la fiducia degli altri e in te…, ma potresti anche perdere l’incarico o doverci rimettere di tasca tua.
Una volta la responsabile marketing e comunicazione di un’azienda, quando mi contattò e mi propose per la loro convention aziendale mi disse: – Mi raccomando, fammi fare bella figura, altrimenti perdo il posto, perché ti ho fortemente caldeggiato e i capi non ti conoscono…a dire il vero nemmeno io…ma dai video sembra che la gente si diverta perché comunque fai una cosa carina e originale…
Cosa trovi di sbagliato in questa bella frase così incoraggiante?:)
Da questa frase condivido con te i 3 Campanelli di allarme per non buttare soldi in un corso o in un evento aziendale:
1) Mancanza di Informazioni e di Testimonianze.
Hai tutte le informazioni che ti servono per scegliere e soprattutto per presentare la tua scelta a collaboratori, soci, capi?
Perché se hai informazioni parziali, come la persona dell’esempio, poi ti vengono fuori frasi incoraggianti come “mi raccomando”, “fammi fare bella figura sennò rischio il posto”…che mettono tensione a te ma anche alla persona che deve fare il corso o la convention.
Tu penserai: – chissenefrega del formatore o dello speaker, saprà gestire lui la sua ansia, io devo gestire la mia!
Ma quando dici frasi del genere, stai gestendo l’ansia o la stai amplificando anche nel tuo ambiente ?
La stai subendo e stai delegando tutto all’esterno, quindi perdendo ancor più il controllo, aumentando ancora di più stress e tensione in te…perchè se deleghi il destino della tua vita professionale ad uno sconosciuto, gestisci l’ansia o l’amplifichi?
Inoltre se deleghi il destino del tuo lavoro ad uno sconosciuto di cui hai informazioni parziali, metti quello sconosciuto nelle condizioni migliori o peggiori per “farti fare bella figura”?
Sicuramente quel professionista saprà gestire le sue di ansie..ma quelle relative alla carriera di un’altra persona?
Sicuramente gestire ulteriori ansie di questo tipo, non lo farà rendere al massimo delle sue potenzialità.
Lo dice la scienza, lo ha scoperto la Psicologia Positiva di Harvard e lo conferma la tua esperienza: Persone sotto pressione, sotto tensione e molto preoccupate, rendono meno di chi è sereno, contento ed entusiasta…
Quindi sta a noi renderci Responsabili dei Risultati della nostra scelta prendendo tutte le Informazioni necessarie per fare una scelta Serena ed Entusiasta per se stessi e anche per gli altri.
TI chiederai: – Come faccio a prendere informazioni complete su quel corso o su quello Speaker/Formatore?
Ti ringrazio per la domanda, bella domanda!
Questa tecnica ti serve anche se sei tu a “vendere” o proporre qualcosa…cioè cerca PROVE.
Cerca Testimonianze, confronta le testimonianze, vedi se sono coerenti fra loro e se sono di persone reali, cerca video e tracce sul web di questo corso o di questa persona…e soprattutto stai attenta/o al campanello di allarme che segue….
2) Mancanza di Criteri di Valutazione Gradimento.
Non sai cosa vuoi o cosa vogliono le persone per cui organizzi. Rifacendomi all’esempio di prima cosa intendi per “fammi fare bella figura“?
Una bella figura può essere che tutti si emozionano? Oppure tutti si divertono? Oppure che il capo si diverte e per gli altri non importa? Oppure che lo speaker svela concetti e tecniche nuove? Oppure che lo speaker vi fa fare tanti esercizi pratici, ma poca teoria?
Se non hai i Criteri di Valutazione, non sarai mai soddisfatta o soddisfatto della tua scelta, e non saprai nemmeno se lo sono stati gli altri…
Potresti avere sempre il dubbio che ogni improvviso cambio di atteggiamento nei tuoi confronti, sia causato dall’evento o dal corso che hai scelto TU.
Potresti iniziare a dubitare ogni momento che la tua scelta è stata sbagliata…e questo ti mette ansia o serenità?
Ansia. Che si allarga anche a tutto il resto.
Infatti senza Criteri di Valutazione chiari, univoci, entrerai in Stress per la percezione di mancanza di controllo e tenderai a delegare questa tensione e preoccupazione allo speaker, re-innescando il meccanismo improduttivo di cui sopra…
Quali sono gli obiettivi e i problemi da risolvere con questo corso o con questo speaker, per il tuo evento aziendale?
Anche perché se li hai chiari prima, li puoi trasmettere meglio ad altre persone e puoi avere più certezze sulla tua scelta.
Quindi stabilisci prima i Criteri di Valutazione, per poter dire di essere Soddisfatto della scelta
3) Sbilanciamento tra Emozioni e Contenuti.
Hai tutte le informazioni e testimonianze sulla validità del corso o dello speaker scelto, hai stabilito prima i criteri di valutazione, ma hai concentrato la tua attenzione troppo sulla parte dei contenuti e poco o niente su quella emozionale. O viceversa.
Quante volte hai partecipato ad un corso o hai seguito una conferenza dove il relatore usando le slide, quasi alzava un muro con i partecipanti oppure faceva qualche battuta, ma lui per primo era preoccupato dei contenuti e non trasmetteva emozioni?
Magari hai preso tanti appunti, tanti spunti nuovi, ma quando vai a casa non hai mai il tempo per riordinare gli appunti e per fare gli esercizi?
Eppure i criteri sono stati rispettati, eppure avevi preso tutte le informazioni del caso…ma ti è sfuggito che siamo esseri umani e che la mente umana funziona meglio quando è felice…
Shawn Achor, il famoso psicologo di Harvard, ha documentato in migliaia di aziende che le persone ottengono più successo quando sfruttano il Vantaggio della Felicità, perché quando non ti diverti in quello che fai, quando sei costretto, quando limiti le tue interazioni sociali anche a discapito della tua salute, il cervello lavora peggio, perché entra in stress, quindi con meno ossigeno, meno concentrazione e minor capacità visiva..(Approfondisci). In queste condizioni l’apprendimento è limitato, così come l’attenzione e la memoria.
Esistono però anche eventi o corsi prevalentemente emozionali. Alcuni solamente emozionali, cioè privi di contenuti di valore, privi di novità, privi di tecniche applicabili nella vita comune. Vedi ad esempio chi per la sua convention aziendale chiama un comico…magari famoso e bravissimo, magari bravissimo ma non famoso…alla fine dell’evento cosa ti è rimasto? Cosa è rimasto al tuo pubblico? Belle emozioni, sì. Ma i Problemi?
Quelli rimangono e presto, prestissimo le belle emozioni svaniscono e così ogni anno magari è una routine, o si cerca qualcosa di nuovo per stupire, ma stupire “stile fast-food” non lascia il segno. Perché le persone sanno che ogni anno c’è qualcosa per cui passare il tempo in modo gradevole, ma se non impatta in modo utile nella loro vita, cominciano a prendere l’evento aziendale come un’abitudine al pari del panettone a natale…
Il segno lo lascia chi ti fa emozionare e chi ti insegna strumenti applicabili per iniziare la tua trasformazione.
Perché specifico questo concetto? Perché conosco formatori, speaker, ambasciatori, guru..magari plurititolati e con molte testimonianze a favore che ti fanno emozionare, ti lasciano con bei pensieri, con belle massime, magari con uno storytelling suggestivo, ma poi?
Domani? Mi porto dietro il guru per risolvere l’arrabbiatura del momento, per risolvere la preoccupazione perché non vendo, perché i clienti non mi rispondono o perché con i colleghi non vado d’accordo?
Ti racconto questa che ha del surreale, ma purtroppo reale…di quanta fuffa c’è in giro e che spesso siamo noi stessi a contribuire alla sua crescita…
Una volta ad una cena tra formatori e imprenditori, uno di questi fenomeni guru emozionali, maestri di felicità…sosteneva che le aziende dove era stato a fare il suo workshop, ora avevano aumentato il fatturato di cifre a due zeri…a due zeri…ci pensi?? Nemmeno Tony Robbins, il più noto formatore di tutti i tempi, credo ci riesca, soprattutto dopo un intervento di qualche ora…
Quindi bella frase, bello spot…chi non vorrebbe un risultato del genere…ma se fai ridere o piangere le persone, oppure soltanto piangere, con metodi suggestivi, al limite dell’ipnosi…quando l’ipnosi finisce, come possono quelle persone non essere dipendenti da quel guru? Come possono quindi senza di lui riuscire a mettere in atto una trasformazione, senza strumenti?
Per imparare a guidare non credo ti siano bastate le forti emozioni e motivazioni della prima guida, giusto? Ma hai avuto bisogno oltre che di quelle emozioni, anche di tecnica, teoria e allenamento, ripetizione e assunzione di responsabilità.
È solo quando ti rendi causa di quello che accade che impari e cambi la realtà…come dice il maestro Paolo Ruggeri…
Quindi finché dipendi da qualcuno, dalle emozioni che ti fa provare qualcuno, non ti assumi la Responsabilità di crearti quelle emozioni, magari proprio perché dipendi da lui e non hai strumenti per renderti indipendente.
Infatti alle emozioni e alle nozioni tecniche/teoriche occorre abbinare pratica, esercizi, strumenti da poter usare anche senza il formatore, il guru o il coach di turno…
È proprio nella pratica che vivi emozioni, che poi ti servono per consolidare nozioni teoriche...e quando sei nella situazione problematica ti ricordi la scena che hai già vissuto con gli esercizi e riesci a recuperare dalla memoria il metodo.
Se lo speaker ti dà informazioni utili, interessanti, magari nuove, ti fa emozionare, ma non ti dà un metodo che tu puoi usare già da subito, quando sarai di nuovo nei problemi, quindi magari sotto stress e in tensione, secondo te…userai quelle informazioni nuove oppure tenderai a usare vecchi soliti schemi di pensiero e di comportamento?
Quando siamo sotto stress o di fronte a problemi nuovi, la nostra mente tende a recuperare soluzioni vecchie, perché è più facile e ci dà sicurezza. Proprio quella sicurezza e quella sensazione di controllo che in quei momenti ci manca come l’aria…
Quindi trova il giusto equilibrio fra emozioni e contenuti, cercando in un metodo, tanta pratica e strumenti semplici applicabili da subito
Molte persone si fanno influenzare dall’aurea di questi guru (o para-guru:) della formazione, perché magari vedono tanti partecipanti, tanti like su facebook, tante condivisioni…, quindi si fanno influenzare da quella che il noto Psicologo della Persuasione, Robert Cialdini chiama “Riprova Sociale”…
Come non farsi fregare dalla Riprova Sociale?
Siamo sempre lì…dalle informazioni che prendi TU. Farsi influenzare dalla Riprova Sociale significa Pigrizia, significa Superficialità…
Ora, a meno che tu non abbia soldi e tempo da buttare, liberissima/o di farlo…ma se i soldi e il tempo per te hanno un valore e se devi scegliere per conto della tua azienda “che ci mette i soldi…” e quindi corri i rischi sopra spiegati…allora ti conviene prendere più informazioni possibile e in questo ordine:
- Stabilisci i tuoi (o i vostri) Obiettivi per il corso/evento e cerca informazioni su chi li raggiunge (non li può raggiungere, ma chi già lo fa e lo ha fatto) controllando Testimonianze e Case History (casi precedenti risolti)
- Stabilisci i tuoi Criteri di Valutazione del Gradimento sia prima, confrontandoti con lo speaker/formatore, sia dopo con un questionario breve ma preciso. Perché “Carta canta” e nero su bianco, nè tu, nè nessuno potranno avere dubbi o insoddisfazione Poi.
- Informati sul Programma, contenuti, modalità e se c’è un metodo dietro quei contenuti e quegli esercizi, per verificare il giusto Equilibrio tra Teoria, Emozioni e Pratica. Alla fine verifica che questi 3 elementi di equilibrio ci siano stati.
Ah, giusto per chiudere il discorso iniziale sulla responsabile di quell’evento aziendale, ricordi che era molto preoccupata e ansiosa nel proporre me, perché temeva di rischiare il posto di lavoro…?
Bene, appena mi disse questa frase molto “incoraggiante”…le mandai una lista di testimonianze, il programma dettagliato di contenuti e modalità e le chiesi se avevo capito bene quali erano i loro obiettivi e criteri di valutazione, aggiungendo un ulteriore video (di cui qui puoi vedere un estratto) da un evento aziendale (ovviamente di un’altra azienda) simile a quello che volevano realizzare loro…,
Mi serve e serve al Cliente perché solo mettendomi nei suoi panni, capisco che ovviamente non ha vissuto e non sa cosa succede esattamente ad un mio evento e quindi siccome la mente umana tende a creare dei ganci, dei link con quello che già conosce, magari facendosi fuorviare da quello che realmente svolgo…è meglio far capire che i miei interventi da Psicologo e Comico, uniscono nozioni e tecniche di Psicologia Positiva (da Harvard) a tecniche formative di Visual Comedy e Yoga della Risata, in un Metodo pratico e divertente chiamato Ingegneria del Buon Umore.
Quindi meglio anticipare ganci fuorvianti con altre esperienze, magari come l’intervento di un comico, o di un formatore classico o di un guru…, mostrando concretamente invece a cosa pensare e cosa aspettarsi...
Quando riesci ad avere materiale del genere, seguendo quei 3 step di verifica, allora puoi dire di aver fatto la scelta giusta con serenità ed entusiasmo:)
Come puoi sentire alla fine del video, Marcello Mancini, CEO dell’Academy NWG a quei tempi, utilizza una frase con le oltre 1000 Persone in sala:
Molto bene, Molto bene, Yeah!:)
È un Ancoraggio Emotivo, che come psicologo e comico innesco in modo divertente come linguaggio comune ed evocativo delle belle emozioni e dello stato d’animo creato in quell’evento/corso.
Quando una frase e dei gesti sono ancorati ad un momento positivo vissuto, riutilizzarli in altri momenti aiuta a ricreare quello stato d’animo, ricreando anche quell’ambiente positivo tra le persone, consolidando collaborazione e produttività…magari non a cifre da due zeri come decantava il guru…ma sicuramente per trovare dentro di sé le risorse per superare le difficoltà quotidiane.
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