PARLARE CHE STRESS !
Come Parlare in Pubblico efficacemente, con più serenità, facilità per essere finalmente felice in una delle attività che mette più angoscia, preoccupazione e tensione nel mondo del lavoro, vero?
No, non ce la posso fare….
Chi io? Prendere la parola e salire sul palco? Mai al mondo…
E se non mi seguono? E se non mi ascoltano?….
Se anche tu, ti trovi a pensare a queste frasi, che ti ronzano nella testa, prima di una riunione aziendale con i tuoi colleghi, collaboratori o clienti
Se anche tu, ti trovi a sentirti mancare il respiro al solo pensiero di prendere in mano un microfono per parlare ad un pubblico
Se anche tu almeno una volta hai provato disagio per i silenzi, le pause non previste mentre parli con gruppi persone, oppure nel one to one
Beh, sappi che ho vissuto anch’io questo dramma. Ma la Buona Notizia è che si può Imparare!
Se avessi guardato questo video anni fa, non ci avrei creduto di essere io, come non ci avrebbe creduto nessuno dei miei compagni di scuola o di basket..però di base sono una Persona timida e arrossivo appena prendevo parola anche in un gruppo ristretto di persone.
Sai quando tocca a te e comincia a batterti il cuore all’impazzata? E ti ripeti ossessivamente “Parlare Che Stress”!
All’inizio è stata dura…perchè sapevo che per poterne uscire, potevo solo esercitarmi, per cui ho provato con piccoli gruppi e prendevo coraggio, ma quando c’era la platea ampia, come all’università, anche fare una domanda o un intervento intelligente, mi faceva stare in ansia e poi rinunciare…e sai come mi sentivo dopo? Peggio…
Perché mi deludevo…mi si abbassava ancora di più l’autostima, e ancoravo quell’emozione negativa alla consapevolezza crescente che non ce l’avrei mai fatta…
E quindi poi prendi altre strade, ti limiti, ti punisci…come se quella timidezza che ti assale fosse una malattia inguaribile.
Conosci qualcuno che vive questa situazione stressante?
Considerare la timidezza una malattia è sbagliato, soprattutto se lo sentiamo quando siamo piccoli… anche se le case farmaceutiche diffondono un messaggio diverso: il timido è un malato, soffre di disturbi d’ansia o depressione e, per questo, deve curarsi con medicinali.
Ti dimostrerò che si può imparare a Parlare in pubblico, vincerne la timidezza, lo stress o l’imbarazzo si può, perché ce l’ho fatta io, ma ce l’han fatta tanti personaggi illustri…
Chi sospetterebbe mai che Lady Gaga, con la sua vulcanica, eccentrica personalità artistica abbia vissuto quello che abbiamo provato noi? Eppure è così. Il suo primo manager, racconta che Stefani Germanotta (Lady Gaga) era incredibilmente timida e si faceva accompagnare dalla madre per farsi forza durante le serate dal vivo.
Ma Lady Gaga non è l’unica ad aver affrontato il panico da palcoscenico, anche Justin Timberlake, cantante, attore e sex symbol ha dichiarato più volte di essere molto timido, così come il compianto Freddie Mercury, che si esprimeva in due modalità completamente diverse, nel privato un uomo timidissimo e silenzioso, sul palco una straordinaria creatura che teneva in pugno migliaia di fans con il suo carisma inimitabile.
Nel mondo del cinema e del teatro, come me, tanti artisti hanno usato questi mezzi di comunicazione per superare i propri limiti, come Harrison Ford e, incredibile ma vero, Jim Carrey, che prima di scoprire e mostrare il suo innato talento comico non aveva amici
In Italia Paolo Bonolis, Raul Bova, Rossella Brescia, ma tornando a Hollywood, Julia Roberts, Kevin Costner che è diventato un attore grazie a sua madre, che lo ha spinto ad superare i suoi improvvisi e immotivati imbarazzi, facendolo partecipare a un coro scolastico. Ma la lista è sorprendentemente lunga, tu non ci crederai ma anche Tom Cruise, Tom Hanks, Richard Gere e perfino Brad Pitt!
C’è un articolo interessante sul web che li elenca tutti raccontando la loro straordinaria storia di successo sulla timidezza > Leggi Qui
Sai cosa li accomuna tutti?
Il teatro scolastico è stata la miglior terapia per loro, che potevano calarsi nei ruoli più avventurosi e fantastici e dimenticare balbettii e mani sudate fino a quando la trovata fiducia in loro stessi si è estesa anche alla vita di tutti i giorni.
Il Teatro, la recitazione, il cabaret, l’umorismo come miglior terapia, perché come spiego nel mio libro Felicemente Stressati la Risata è un potente strumento per accrescere l’autostima.
Perché ci piace così tanto quando qualche comico, presentatore o formatore dice battute o improvvisa col pubblico?
Perché vorremmo essere così anche noi, magari nella nostra realtà quotidiana al lavoro e in famiglia?
Perché quando fai ridere le Persone, senti di avere una sorta di “potere” su di loro, cioè essere riusciti a farle stare bene, ti fa stare bene, è vero o non è vero?
È un po’ la mia mission, far ridere le persone per entrarci in sintonia, in contatto…
Quindi come possiamo fare?
Bella domanda! Ti ringrazio per la domanda ed ecco per te i 5 Segreti per Sopravvivere con Successo al Public Speaking che ho cercato per te, fra i migliori comunicatori del mondo della formazione e dello spettacolo:
1. Ripensa a tutte le volte o quella volta in cui hai parlato in pubblico ed è andata bene, cioè nessuno ti ha aggredito, insultato o si è addormentato. Ricorda, vai indietro nella memoria, rivivi quei momenti con gli occhi chiusi e respira quel momento, ricorda le espressioni del volto di chi era presente e la tua…che sensazioni provavi? – Ti Rafforza l’Autostima – Finchè pensi, generalizzando che non ce la farai, non ce la farai. È l’atteggiamento verso il “problema” che fa la differenza, non il problema in sé…
“Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione.” – Henry Ford
2. Immagina cosa vuoi ottenere, qual è il tuo obiettivo di prestazione, cioè comincia a vivere il film di quello che accadrà quando sarai tu a parlare…cosa vuoi che facciano le persone, immagina che ridono, che prendano appunti, che ti ascoltano, che fanno applausi…vivi queste scene, assaporane le emozioni, ascolta i suoni delle loro risate, dei loro applausi, sono tutti ancoraggi positivi che hai già vissuto e ripensarci ridesta quelle emozioni. A cosa associ il suono di applausi e risate ad una situazione di tensione o di gioia e positività? – Ti fa vivere già la scena
“La nostra mente non distingue fra le cose vividamente immaginate e le cose realmente accadute” – PNL, 1970
È un po’ come pensare ad una forchetta che raschia un piatto ti dà fastidio soltanto il pensiero, così immaginare quello che vuoi ottenere per il cervello significa che lo stai ottenendo. Ripeti questa “visualizzazione” più volte, finché non ti convinci che ce l’hai già fatta
3. Respira perché avere ossigeno nel corpo e nel cervello ti porta lucidità, freschezza e prontezza nel gestire obiezioni, ridestare l’attenzione e trovare la battuta giusta. Quando sei sotto stress che respirazione hai? Se la hai…perchè il più delle volte siamo in apnea…Ecco al contrario la respirazione diaframmatica sarà quella che ti permette di rilassarti, perché muovendo il diaframma si attiva il sistema nervoso para simpatico, responsabile del nostro rilassamento appunto. – Ti Rilassa
4. Fai riscaldamento vocale perché non c’è cosa peggiore di iniziare un discorso con quella voce stridula e indice di forte tensione, vero? Inoltre alcuni esercizi di logopedia sono proprio divertenti, perché sembra di giocare con la nostra bocca, le nostre labbra e le nostre corde e il cervello abbina questo gioco a divertimento. E cosa c’è di meglio che Divertirsi ed essere Distesi prima di Parlare in Pubblico? – Ti fa Divertire
5. Fissati un Obiettivo di Vendita perché Comunicare è Vendere! Tu dirai subito, ma io non sono un venditore, mi fa schifo (o paura) vendere! Ah sì? E non fai vendita quando proponi un tuo progetto, una tua idea? Quando lotti per le tue idee, non stai vendendo nulla? Quando per uscire con il/la consorte bisogna scegliere dove andare e si sceglie la tua proposta? Oppure con i tuoi figli per farti ascoltare? Si vende sempre…dipende se il tuo problema è con la parola vedere, o con la paura di non esserne in grado. Bene, finché non provi non lo saprai mai.
Quindi fissati un obiettivo di vendita, di proposta, di “call to action” finale (come vogliamo chiamarla), l’importante è che ce l’hai, perché sarà la guida della tua comunicazione, per non farti perdere il filo, per non fare lo spiegassero che annoia e per essere efficace in ogni momento. Ti piacerebbe tenere viva l’attenzione per tutta la tua comunicazione?
Gli esempi che ci danno a scuola e all’università sono una marea di slide, colorate, con effetti grafici e di transizione…ma in realtà…qual è il risultato se non hai un obiettivo della tua comunicazione?
Scriviti 1 obiettivo e come arrivarci..Ti fa tenere alta l’attenzione degli interlocutori – e sai come si fa a raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissata/o? Sai come si fa a comunicare per vendere?
C’è uno schema che usano tutti i comunicatori che ottengono risultati, anche con una semplice azione alla fine del discorso…
È uno schema chiamato Magic Formula, usato dagli anni ’70 da Dale Carnagie, spiegato nel suo libro e insegnato in tutto il mondo nelle aziende, nel mondo dello spettacolo e per la gestione dello Stress…
Te lo riassumo, ma trovi tutto nel suo libro o in qualsiasi corso di public speaking di alto valore (se vuoi posso consigliartene qualcuno che ho già testato):
- Descrivere un Problema del tuo Pubblico
- Descrivere le Conseguenze nel rimanere in quel Problema, cioè i Costi, le perdite, le opportunità perse
- Descrivere la Soluzione, Benefici
- Dare una Call to Action, cioè chiamata all’azione, fai fare qualcosa al tuo pubblico, dal comprare, a commentare sui social o direttamente in quel momento con una testimonianza, allo scaricare qualcosa, allo scrivere le cose imparate o i prossimi obiettivi dopo aver imparato da te cose nuove
Bene! Fiducioso che queste indicazioni ti siano state utili, ti abbiano dato degli spunti motivazionali e ti abbiano fatto pensare che davvero puoi farcela anche tu e che quanto meno vale la pena provare…
Se per te il parlare con altre persone in modo efficace è diventata un’esigenza e ti costa di più non provarci che rimanere come stai, perché l’ansia che vivi, o la delusione, sono troppo forti e ti tolgono il respiro…allora Agisci, buttati, come ho fatto io anni fa, quando per tutti ero timido, introverso e muto…
La Soddisfazione di avercela fatta è la tua Luce Guida per farcela
Ti saluto con un Consiglio che mi è stato donato e che dono a te, che puoi usare da subito e già alla prima occasione di parlare in pubblico…Ascolta…Non rimanere nella tua tensione e preoccupazione, converti quell’energia in attenzione verso gli altri, ascoltando il tuo pubblico, sia che siano poche persone che sia una platea numerosa, perché se sei sinceramente interessato al tuo pubblico e meno al tuo speech o al tuo racconto e converti il monologo in un fantastico discorso interattivo, ne uscirai vincente….
Ci sono degli esercizi per sviluppare la capacità di Ascolto durante il public speaking, ma anche per riuscire a cambiare l’umore alla sala o ai tuoi interlocutori in pochi secondi…sono quelli che insegno durante i miei corsi e durante i team building sulla gestione dei conflitti, intanto inizia da questi 3 per la gestione del tuo stato psico-fisico prima di parlare in pubblico:)
Scrivimi qui sotto nei commenti cosa ti è piaciuto di questo articolo che ho scritto con gioia per te e cosa già da subito vuoi fare per migliorare la tua comunicazione in pubblico e se hai domande sarò felice di risponderti personalmente! Saluti Ridenti!:)