Quando ti succede un imprevisto, un infortunio, un incidente sul lavoro o nella vita privata, il più delle volte pensiamo che sia SFORTUNA, ma se fosse anche una FORTUNA?
Quindi…Dipende…
Da cosa? Scoprilo nel Video…
Cosa abbiamo imparato da questo Esempio?
- La nostra Mente INVENTA una realtà alternativa detta Controfattuale a cui paragonare quanto accaduto, in modo tale da poter dare una Spiegazione…
- Essendone Consapevoli….il nostro, il tuo Margine di Azione sta nell’inventare una REALTA’ UTILE…non necessariamente Positiva, perché se ti sparano un braccio e paragoni questo episodio al fatto che potevano spararti in testa, sicuramente TI SENTI FORTUNATA/O. Quindi PARAGONA SEMPRE a qualcosa di molto più negativo per provare sollievo per la situazione problematica attuale…
Applicazioni nella Vita Reale
Questa Tecnica può essere usata DOPO un evento negativo, per sentirti meglio e mantenere la Lucidità che ti serve in quel momento e può essere usata anche PRIMA, ad esempio per calmarti in vista di un evento importante o di cui hai paura….
Ad esempio in una ricerca all’Università americana della Virginia, si chiese ai partecipanti di salire su uno skateboard sulla cima di una collina e valutarne la pendenza…
Il risultato fu che più il partecipante aveva paura e immaginava i rischi e pericoli di salire lassù, più si sentiva a disagio sullo skateboard, più la collina appariva alta e ripida…e più di quanto lo fosse realmente!
Quindi sta a te scegliere una Realtà alternativa che ti faccia sentire meglio, a cui paragonare l’evento imminente. Questo è in mano tua!:)
Inoltre anche il tuo Dialogo Interno influenza la percezione del problema e la tua possibilità di risolverlo.
Ad esempio dipende dal tuo Stile Esplicativo, cioè se è pessimista oppure ottimista.
Prova a pensare ad un venditore, agente di commercio, commerciale, account (che fa più figo in americano) o come vuoi chiamare una persona che ogni giorno deve vendere dei prodotti e servizi, o al telefono o di persona e ogni giorno riceve rifiuti, magari più di chi compra.
Tempo fa mi chiamarono come “motivatore” per un gruppo di commerciali di un’azienda che aveva un altissimo turn-over.
In pratica i commerciali di quest’azienda non resistevano più di un anno, perché ricevevano molti rifiuti e si abbattevano…
Proprio come insegna il padre della Psicologia Positiva, Martin Seligman, analizzai chi invece rimaneva, chi resisteva nonostante le difficoltà a vendere e il motivo per cui rimaneva era perché usava uno stile esplicativo ottimista, cioè in concreto vedeva le Avversità:
- circoscritte
- temporanee
- niente in confronto al peggio
Al contrario chi dava facilmente e rapidamente le dimissioni, interpretava le avversità:
- globali
- permanenti
- superiori a quelle degli altri (gli altri stanno meglio o in passato si stava meglio)
Ti chiedo di fare un po’ lo psicologo, che differenze noti tra i due tipi di Dialogo Interno?
Noterai anche tu che:
- se pensi che le tue difficoltà sono globali, cioè – c’è Crisi – oppure – il Mercato è fermo
- se pensi che questa situazione durerà ancora per molto molto tempo
- se ti paragoni a chi sta meglio o al passato quando si stava tutti meglio…
In che stato d’animo ti metti? Produttivo o Improduttivo ?
Quando deleghi all’esterno le tue difficoltà, non riconosci il problema e quindi non cerchi soluzioni e quindi abbandoni, dando la colpa all’azienda, al mercato, ai colleghi, ai capi, alle provvigioni basse, etc, etc…perchè sei in uno stato d’animo Improduttivo.
Ma chi ti ha messo in quello stato d’animo? TU.
Interpretando la tua situazione in modo poco utile, usando la tua Intelligenza in negativo anziché in positivo come fanno quelli che rimangono e fanno carriera nella stessa azienda.
Questa è la chiave della motivazione, anche se io non sono un motivatore, abbiamo risolto questo problema per gli agenti di commercio di quell’azienda facendo leva sui 3 step del metodo di Ingegneria del Buon Umore:
- Consapevolezza del problema interno legato alle avversità esterne, cioè il proprio modo di interpretarle, il proprio modo di reagire, il proprio dialogo interno e lo stile esplicativo…Consapevolezza che in uno stato d’animo positivo si riesce ad affrontare ogni avversità prendendo come paragone chi ce la sta facendo…
- Atteggiamento Fisico Positivo con postura, sorriso, respiro e voce che influenzano se stessi, e soprattutto i clienti, perché chi acquisterebbe da una persona che trasmette con il linguaggio del corpo Tristezza, Demotivazione o Tensione? Nessuno. Quindi l’atteggiamento fisico serve per influenzare l’ambiente e per mettere il tuo cervello nelle migliori condizioni per usare la tua Intelligenza Positiva
- Atteggiamento Mentale Positivo con un dialogo interno più utile e uno stile esplicativo ottimista, focalizzandosi sulle opportunità, i punti di miglioramento e sulla gratitudine per ogni piccolo step positivo raggiunto.
Sembra facile e scontato forse ai tuoi occhi, ma credimi, non è immediato e facile modificare questi schemi, per chi è abituato da anni ad attribuire le proprie sventure all’esterno e per chi è abituato da anni a paragonare in modo sbagliato la propria situazione.
Sono cose che si imparano, perché a scuola non te lo insegnano, sul campo di lavoro nemmeno e nemmeno ai corsi tradizionali tecnici sulla vendita.
Del resto cosa ti rimane da fare? Aspettare che le cose cambino dall’esterno, oppure iniziare a provare queste tecniche concretamente? Anche perché che costi ha Aspettare e continuare così…per la tua salute, la tua vita, le tue relazioni e la tue finanze..?
Io concordo appieno con chi insegna a creare le condizioni migliori per la vendita diretta, con il marketing e i sistemi di marketing a risposta diretta…è anche vero che se alla prima difficoltà, sbagli nel paragone ad una realtà alternativa, facendo andare la tua mente in una direzione poco utile, oppure usi un dialogo interno, con uno stile esplicativo pessimista, nessuna tecnica di neuro marketing o marketing strategico verrà usata, perché penserai che non funzionano nemmeno quelle.
Perché ogni azione deriva da un’idea e le idee si possono cambiare, creare, guidare…
Quindi come esercizio pratico, semplice e immediato, inizia a pensare ad almeno 1 lato fortunato di un episodio recente apparentemente sfortunato, magari proprio sul lavoro…allena la tua mente, inizia dal primo passo più semplice e ricordati, prima di farlo mettiti nell’atteggiamento fisico migliore:)