GRATIFICARE o PUNIRE?
Bella domanda – ti dirai…
Soprattutto ti chiederai:
Ma come faccio a gratificare e complimentarmi con chi combina soltanto guai?
Non è che poi si monta la testa?
E se non rimprovero quella persona poi quando impara?
Di solito l’astio, il rancore, il ricordo di problemi passati ci fanno focalizzare soltanto sugli aspetti negativi e non ci mettono dell’umore di gratificare qualcuno perché ha fatto qualcosa di buono…non ti viene proprio spontaneo!
Spesso quando lavoro in azienda qualcuno obietta dicendo: – tutto vero, ma in certi casi è impossibile gratificare…
E mi chiedo, anzi ti chiedo: – impossibile o difficile?
Impossibile, vuol dire che ho provato mille modi, mille tecniche e nello stato d’animo migliore (che non è quello di chi vede solo errori) e che alla fine emerge che è impossibile.
Difficile, vuol dire che ancora non l’hai fatto, perché tutto è difficile prima di farlo, anche sollevare 5kg se non l’hai mai fatto.
Ma se anche fosse difficile, cosa hai da perdere a provarci? Di cosa hai paura nell’avventurarti nelle cose fatte bene o le qualità di una persona? Di cosa hai paura a riconoscere le qualità di qualcuno? In un mondo di notizie negative, se c’è qualcuno che si accorge di te, non è uno spiraglio di luce che aiuterebbe chiunque?
Sai qual è la verità?
È che non hai mai provato perché pensi che sia più giusto prima punire e poi gratificare, perché è normale così, perché siamo stati abituati così e fanno tutti così, ma sai che danni?
Perché se il collega, il collaboratore, il famigliare…fa davvero qualcosa di buono?
Allora ci viene la solita frase, che tutti abbiamo sentito fin da bambini:
È suo dovere
Ahhhh! Quanta motivazione e quanti risultati positivi ha ammazzato quella maledetta frase!
Se prendevi un brutto voto, ti rimproveravano, ti punivano…ma se finalmente arrivava un bel voto: – Ah è tuo dovere…
Bum! Svanito l’entusiasmo e con esso la motivazione, vero?:(
È un po’ come se un calciatore facesse un mega gol e poi nessuno dei compagni di squadra andasse a congratularsi, nessun tifoso esultasse e l’allenatore si fosse distratto proprio durante il suo gol…
Pensi che farebbe ancora un gol così la volta dopo? Eppure è suo Dovere fare gol…
La verità è che nonostante siano passati gli anni per tutti, ci portiamo ancora dietro l’usanza di scuola di sottolineare col rosso soltanto gli errori, ricordi?
Di un compito in classe c’erano in evidenza soltanto i segni rossi/blu e mai, mai, mai le cose fatte bene…perchè: – è tuo dovere!
Non Gratificare Uccide la Motivazione e spegne le Persone
Non era il mio caso a scuola, perché quando portavo a casa la pagella settimanale, mia mamma leggeva:
- Scienze NC
- Matematica NC
- Italiano NC
E chiedeva: – cosa sono tutti questi NC, Terenzio?
Io: – NunCè Male:)))
Ma pensa ad un Venditore che da un po’ non riesce a chiudere contratti…poi un giorno finalmente un cliente…ma il proprio direttore commerciale, anziché gratificare e festeggiare lo sblocco del suo commerciale, cosa fa? Lo rimprovera, perché non ha ottenuto il pagamento a 60gg…
Secondo te, quel venditore avrà ancora lo stesso entusiasmo e la stessa energia per fare un’altra vendita?
Anche perché ti è mai capitato di ricevere un rimprovero? Con che stato d’animo prosegui in quello che stavi facendo?
Possono succedere 3 cose:
- Ti blocchi, ti fermi, pensi e ripensi al rimprovero e ti distrai da quello che stavi facendo
- Ti blocchi e per Paura di sbagliare ancora non fai più nulla o ti rallenti parecchio
- Ti riattivi con rabbia e la rabbia acceca, perdendo in lucidità e precisione
Pensa per un secondo a che danno hai provocato in una Persona dopo averla rimproverata o punita, magari anche in buona fede…perchè la persona si è fermata, è rabbiosa, non è lucida…e se deve relazionarsi con pubblico? Ancora peggio.
Tu come ti relazioneresti con un Cliente dopo essere stato rimproverato o dopo che ti hanno fatto notare soltanto errori tuoi?
È come se avessimo un rognone in cuore che ci frena, che non ci fa essere lì nemmeno con la testa, perché restiamo in difesa, in allerta.
Pensa al tono con cui ti rivolgeresti al cliente? Pensa se devi svolgere un lavoro di precisione?
Capitava anche a me che rimproveravo i miei collaboratori e poi pretendevo fossero come me, che riuscivo a sorridere nonostante rabbia o delusioni interiori.
Eppure ci hanno insegnato che gli errori vanno corretti…Quindi?
Ovvio che se uno sbaglia va corretto…ed è normale farlo, ma non è normale ignorare le conseguenze e non trovare modi differenti di gestire la situazione. Questo non è normale!
E sai perché? Perché presa la Consapevolezza che dopo un rimprovero (giusto o ingiusto che sia) la Risorsa poi non è al TOP del rendimento, allora occorre escogitare altro…
Perché a te interessa essere felice e produrre o aver ragione?
Ma in quei momenti non ragioni e tendi a fare le solite cose sicure, cioè Rimproverare…perchè quando siamo irritati per qualcosa, secondo te, siamo rilassati e lucidi oppure tesi e annebbiati?
Quando siamo in atteggiamento di attacco o difesa, non esistono amici, parenti…esiste soltanto la nostra sopravvivenza…anche se non si rischia la vita oggettivamente.
A livello fisiologico abbiamo meno ossigeno, tensione muscolare, meno concentrazione e capacità visiva…e in queste condizioni rischi anche di esagerare nel rimprovero e magari le cose ti sfuggono di mano.
E quante volte un rimprovero poi ha rovinato un rapporto?
Se ad esempio si spezza il rapporto tra colleghi o tra capo e collaboratori…poi è molto più difficile che il lavoratore sposi la mission aziendale, è più difficile che voglia fare sacrifici, che prenda le difese dell’azienda…o che peggio ancora, è più facile parli male dell’azienda, alimentando malumori interni ed esterni.
Quanto ti fa perdere tutto questo?
Ora, soltanto ora, che stai leggendo qui, hai il tempo per pensare ai costi e alle conseguenze…
Anche perché quando sei nel turbine degli eventi, nella “giostra dei criceti”, poi non ti accorgi più di come ti stai trasformando, di come ti stanno vedendo dall’esterno…cioè come un rompiscatole!
Che sensazione ti dà quando arriva e ti si avvicina una persona che ti critica soltanto? Cioè una persona che ogni volta che ti parla ha qualcosa che non va da riferirti, sempre qualcosa su cui criticarti in negativo…
Poi tendiamo a generalizzare e ad etichettare le Persone come “Sempre Negative”…non è piacevole, vero? Soprattutto se è il tuo capo o il collega con cui ti tocca collaborare…
Pensa se un tuo collega o il tuo capo o tu in persona fossi etichettato così, ciò significa che ogni volta che ti avvicini, susciti terrore, le persone si fermano di fare quello che stavano facendo ed entrano in stress…un po’ come quando si avvicinava un professore severo al nostro banco di scuola, ricordi?
Le conseguenze di critiche e rimproveri continui sono la Generalizzazione e l’Etichettamento.
Spesso già dentro una critica c’è una Generalizzazione!
Hai mai sentito le frasi:
- Non fai mai niente in questa casa
- Sei sempre disordinato, sempre distratto
- I clienti si lamentano
- I tuoi collaboratori sono insoddisfatti
Che costi e conseguenze hanno queste frasi generalizzanti in negativo? Gravissime, forse più di quello che pensi….
E sai perché? Perché ognuna di esse ha almeno un caso che la smentisce. E quindi se ce n’è almeno UNO a smentirla, non è SEMPRE.
Te le smonto tutte:
- Non è vero perché ieri ho rifatto il letto, oggi no, è vero, ma ieri e la settimana scorsa pure
- Non è vero perché il mese scorso ho riordinato
- Non è vero perché molti mi fanno i complimenti e continuano a comprare
- Non è vero perché molti mi adorano
E così per ogni tipo di generalizzazione, per ogni contesto, per ogni situazione, per ogni situazione…
Puoi essere sicuro che sia sempre così? Che siano Tutti così? Nooooo.
Ne basta anche solo uno e sei attaccabile, quindi l’altra persona farà di tutto per difendersi e anziché concentrarsi sul rimprovero, sul miglioramento dell’errore, si concentrerà sul difendersi, sul cercare scuse e sarà in un atteggiamento mentale e fisico che si vede!!
Si vede coi colleghi e coi clienti…
Rischi che per paura di essere rimproverato un collaboratore o un collega non ti dica come stanno le cose e poi le scopri quando è troppo tardi…
Generalizzare Uccide i Rapporti Umani e crea Ambiente Negativo al lavoro
Pensa ad una situazione in cui ti dicono che i tuoi Clienti o i tuoi Collaboratori o i tuoi Colleghi sono insoddisfatti…
Sai che danno fa questa frase e che danno crei tu se non approfondisci?
Perché quando ti rivolgerai a tutti i tuoi Clienti o i tuoi Collaboratori o i tuoi Colleghi, saranno tutti uguali per te e quindi tutti ugualmente insoddisfatti…e c’è un’enorme differenza tra relazionarsi con qualcuno che pensi sia insoddisfatto e qualcuno che invece sai che è soddisfatto, giusto?
Il danno è che chi hai davanti se ne accorge e va in chiusura, va in difesa, pensa ci sia qualcosa che non va e magari non c’era niente!
Magari non c’era niente…il rischio e la conseguenza drastica è che per una generalizzazione tu vada a creare malumore laddove non c’era perché magari era solo una persona ad essere insoddisfatta e magari nemmeno così insoddisfatta…
Pensaci…tutte le volte che generalizzi nel rimproverare o criticare qualcuno…
Se i costi e le conseguenze di un rimprovero o di una critica sono alti, cioè possono portare ad errori, imprecisioni, malumori, demotivazione, perdita di clienti e di fatturato, allora occorre trovare un altro modo per criticare, per correggere chi ha commesso un errore, sei d’accordo?
Come usare la Gratificazione per correggere gli Errori in modo Produttivo
Ti è mai capitato di ricevere una Gratificazione o un Complimento per il tuo lavoro o qualcosa che hai fatto in famiglia?
Ti è già successo di provare gioia e soddisfazione perché qualcuno riconosce una tua Qualità?
Che tipo di Emozione è?
Non è forse quel tipo di Emozione che ti fa sentire Invincibile?
E quando ti senti così, che tipo di postura, espressione, respiro hai?
Respiri sicuramente meglio che quando sei sotto tensione o rabbia. Quando ricevi una Gratificazione la tua Respirazione è più lenta e profonda, quindi hai più Ossigeno!
La scienza e i dati attestano che quando siamo gratificati, nel nostro cervello è come se stappassero una bottiglia di spumante…si chiama Neuro-Gratificazione, attraverso la Serotonina e Dopamina che aumentano le nostre capacità di memoria e visive…tant’è che sono dette “gli ormoni del bicchiere mezzo pieno”, cioè dell’ottimismo e dell’entusiasmo, perché il bicchiere lo vedi!
Inoltre ogni emozione positiva è abbinata a rilascio di Endorfine, anti dolorifici naturali del nostro corpo che ci creano sensazione di rilassamento e benessere, ideali per prendere decisioni importanti, per trovare soluzioni e ottenere risultati…
Inoltre, le Endorfine riattivano il Sistema Immunitario che ti difende dai virus e dalle malattie, perciò le nostre cellule se si abituano alla presenza di Endorfine (magari grazie a numerose Gratificazioni che ne favoriscono la presenza), raddoppiano i recettori delle endorfine ed eliminano quelli per i virus nelle cellule…
Cosa ti dice tutto questo?
Non sono forse le condizioni migliori anche per comprendere un rimprovero, una critica in modo costruttivo, senza abbattersi o ribellarsi?
Inoltre siccome dopo un rimprovero, una critica anche noi non ci sentiamo bene…se al contrario parti dall’individuare le cose fatte bene, gli aspetti positivi di quella persona, anche tu sarai nelle condizioni migliori per farle notare i suoi errori o mancanze…
Soprattutto, se vuoi un ambiente positivo e produttivo dove lavorare e vivere, se vuoi che i tuoi colleghi e collaboratori si comportino al loro meglio, usa la Gratificazione, quindi Focalizzandoti prima sugli Aspetti Positivi, perché così sarai tu il Protagonista nel creare l’ambiente e le condizioni che tu vuoi:)
E secondo te chi ispira di più, chi è più Ascoltato fra una Persona che trova il lato positivo e crea Emozioni positive con le Persone oppure chi è sempre critico e generalizza in negativo?
Qualcuno potrebbe obiettare e chiedersi:
Non è che poi si montano la testa?
Hai ragione, potrebbe essere…ma dipende dai modi in cui gratifichi e dalle persone.
È sbagliato generalizzare anche in questo caso, perché puoi essere sicuro al 100% che tutte le Persone che vengono gratificate, tutte le persone a cui fai notare cosa hanno fatto di buono, poi si montano la testa e non fanno più nulla?
Ma se anche fosse, cosa hai da perderci? Se già non fanno nulla o commettono errori di continuo, ci perdi di più nel Punire perché:
Punire, Rimproverare, Criticare = Allerta, Chiusura, Malumore, Improduttività, Scarsa Lucidità, Errori
Gratificare, Complimentarsi, Focalizzarsi sulle buone azioni = Entusiasmo, Buon Umore, Collaborazione, Lucidità, Creatività, Energia, Produttività
O se no, che altro fai?
Continui a vedere solo il negativo delle Persone, alimentando il tuo cattivo umore? Se sei di cattivo umore perché hai appena fatto una critica, un rimprovero o hai visto un errore, questo influenza anche te!
E quindi oltre ad aver notato un errore altrui, vale la pena rischiare di commetterne anche tu?
Ovvio che per poter Gratificare qualcuno, per essere Focalizzati sugli aspetti positivi delle persone e degli eventi ti occorre un Metodo, a cui aggrapparti e da seguire a step proprio nei momenti di tensione e difficoltà…
E nel salutarti con questo video che riassume un po’ quello che ci siamo detti fin qui, ti propongo 2 azioni per iniziare subito ad usare la Gratificazione come Strumento di Vita.
La prima è una delle azioni che consiglio alla fine dei miei corsi e team building in azienda:
- Ogni giorno manda una mail a chi vuoi tu, un collega, un collaboratore, un famigliare, un amico…indicando una qualità di quella persona oppure sottolineando una buona azione compiuta, o un compito ben eseguito, o un problema risolto…
- Condividi questo articolo come spunto di riflessione con le persone che fanno parte del tuo mondo…
Perché quando le Persone si Gratificano fra di loro, quando le Persone si abituano a guardare il lato migliore, contribuisci proprio TU a creare un Mondo Migliore! 🙂