Ostacoli al Buon Umore: Decisioni
E tu pianifichi quello che vuoi fare o soltanto quello che devi fare?
Eccoci alla terza lezione del nostro mini-corso gratuito sugli Ostacoli al Buon Umore 🙂
Se hai perso l’articolo precedente, nessun problema, lo puoi trovare qui: https://terenzio.net/ostacoli-al-buon-umore-2/
Ricordi che avevamo svelato l’ostacolo n°2?
L’ostacolo è credere che il contesto sia un ostacolo, invece di crearti il contesto più adatto al tuo Umore e al tuo benessere psico-fisico.
E hai pensato, hai cercato le persone che possono ispirarti, guidarti nella gestione del tuo Buon Umore e nell’uso dell’Umorismo per comunicare efficacemente?
Beh, se non lo decidi, allora il contesto diverrà davvero un ostacolo 🙁
E veniamo all’argomento di questa lezione: le decisioni.
Conosco tante persone che credono di non poter decidere e aspettano che le cose migliorino da sole, ma in realtà stanno decidendo anche in quel caso!
Sì, perché stanno decidendo di non fare nulla per migliorare le cose.
Conosco tantissime persone che decidono cosa devono fare, gli incontri di lavoro, le commissioni da sbrigare, le cose che devono portare avanti e decidono anche quando stare male…
Sì, perché capita che ci preoccupiamo per qualcosa in anticipo, ci pensiamo e ripensiamo, stando male e magari ripetiamo più volte a noi stessi:
tutte le volte che vedo quella persona sto male
E poi… lo abbiamo previsto, lo abbiamo realizzato.
Spesso decidiamo e programmiamo le cose che vanno fatte, soprattutto le cose che vorremmo evitare, perché sappiamo che quando le inseriamo in una pianificazione, siamo obbligati a farle.
Ma siccome non programmiamo le cose che vogliamo fare, che ci piace fare, che ci fanno stare bene, alla fine il tempo per cose del genere scompare…
Quando chiedi ad una persona che cosa desidera, che cosa conta davvero nella vita, ti risponde in genere:
— trascorrere del tempo di qualità con i propri cari
— fare del bene alle persone
— una passeggiata in mezzo alla natura
— guardare con calma un bel tramonto
— un po’ di sport per divertirti con gli amici o una bella corsa per scaricare tossine
— un po’ di lettura di quel libro che è poggiato sul comodino da un anno…
….
Purtroppo, pochissime persone decidono quando svolgere queste attività e stare bene, cioè quando fare ciò che vogliono!
E sai perché? Perché non lo programmano.
Quando inizi a pianificare le cose che vuoi fare, così come quelle che devi fare, inizi a vivere la vita che vuoi 🙂
Perché spesso viviamo la vita di altri o di non si sa che cosa.
In realtà di che cosa si sa…
Sì, perché contrariamente al pensiero comune, l’istinto più forte negli esseri umani non è quello di sopravvivenza, bensì quello di rendere le cose familiari, facili, sicure.
Ti basti pensare a quante persone si suicidano perché non riescono a immaginare di vivere senza il proprio amore, senza i propri cari, oppure senza il proprio lavoro, la propria casa…
E dov’è qui l’istinto di sopravvivenza?
Non c’è perché quello che pensano di dover affrontare nel futuro è troppo insolito, faticoso e pericoloso, quindi scelgono la via d’uscita più facile, anche se è stare male, o in certi casi la morte 🙁
Non si può dire che tu stia prendendo una vera decisione quando metti il pilota automatico del tuo cervello perché è come quando metti il controllo automatico della velocità nell’auto.
E come diceva la psicoterapeuta Virginia Satir:
se hai solo una scelta, allora non è una scelta
perché stai solo seguendo le istruzioni del tuo pilota automatico, che cerca la cosa più familiare, facile e sicura.
Se conosci soltanto un modo di affrontare le cose, non stai decidendo nulla, non stai vivendo davvero, ma stai andando con il pilota automatico!
E se ti trovi a dover decidere fra qualcosa di familiare e qualcosa di nuovo, oppure raro, sceglierai sempre la prima, anche se si tratta di malumore e malessere.
Adesso magari vorresti chiedermi:
– Ma Terenzio, quindi finiamo con questa sensazione così negativa e senza speranza???
– Ti ringrazio per la domanda, non me l’aspettavo 🙂
In effetti anche questa lezione si concluderà con una bella notizia, ovvero una strategia…
Durante il webinar in diretta (di cui potrai anche rivedere la registrazione tutte le volte che vuoi) con Giovanni Vernia “L’umorismo è una cosa seria“, vedremo anche come decidere di volgere una sensazione negativa in positiva…
Intanto comincia da qui:
( 1 ) fai una lista delle sensazioni negative di una tua giornata tipo. Tipo oggi 😉
( 2 ) a fianco scrivi tutti quei comportamenti, quelle reazioni che hai messo in atto in risposta a quelle sensazioni.
Ad esempio, in risposta a una preoccupazione e ad uno stress eccessivo, hai deciso di rimandare alcune faccende casalinghe, o di perdere un po’ di tempo al telefonino, o di evitare quella telefonata per chiarirti con quella persona, o quel poco di esercizio fisico che ti avrebbe aiutato a scaricare le tensioni…
( 3 ) assegna per ciascuna sensazione negativa un numero di volte che approssimativamente l’hai provata o che in genere la provi.
( 4 ) poi rispondi a questa domanda: quanto tempo passi a stare male, ogni volta in cui ci pensi? Cioè scrivi quante ore al giorno spendi per tali sensazioni e comportamenti.
( 5 ) calcola quanta vita sprecheresti se continuassi a provare quelle sensazioni spiacevoli. Somma le ore al giorno per il n° di giorni. Risultato? Una settimana, un mese, 6 mesi, un anno, 5 anni…?
Bene, ora arriva il bello, perché stiamo per calcolare quanta vita stai per guadagnare! Ci siamo? Pronti? 🙂
( 6 ) scrivi quali buone sensazioni ti possono essere utili in questo periodo, in quei momenti difficili e per il futuro? Ad esempio: gioia, coraggio, entusiasmo, serenità, pace, amore, soddisfazione, crescita, sicurezza…
( 7 ) scegli quali attività potresti svolgere per provare queste belle sensazioni. Ad esempio: riposare, giocare con i figli, parlare con un’amica/o, meditare, fare yoga, fare sport, esercizio fisico, leggere, una bella passeggiata nella natura, baciare o abbracciare una persona cara…
Uauuu, che bello, non so te, ma nel pensare, scrivere e rileggere questi esempi che ti ho suggerito, già sto provando delle bellissime sensazioni, come se le stessi vivendo!
E ora il gran finale…
( 8 ) elenca i nuovi comportamenti, le attività per le quali stai barattando quelli vecchi. Cioè, se in risposta allo stress, ad esempio perdevi tempo sul telefonino (con l’illusione di distrarti, anche se usi sempre il cervello anche al telefono;), ora puoi decidere di barattare, ovvero sostituire questo comportamento inutile per gestire lo stress, con uno di quelli del punto 7, che ti fa stare bene come al punto 6!
Con questo approccio rivoluzionario, stai decidendo finalmente di sentirti di buon umore, anziché decidere di non esserlo.
Perché se prima magari perdevi un’ora a preoccuparti della tua salute, ora puoi decidere di usare lo stesso tempo per fare esercizio fisico, oppure una passeggiata che sicuramente serve molto di più alla tua salute 😉
Bene, abbiamo finito, a te la scelta se chiudere questo articolo e tornare al pilota automatico a fare le solite cose, oppure iniziare a rendere queste cose familiari e quindi automatiche per essere di Buon Umore…
Noi ci vediamo per la prossima lezione… Saluti Ridenti e Ad maiora!