Non vedo l’ora di andare in vacanza, perché il lavoro mi insegue ovunque, forse è il destino del mio ruolo e purtroppo i miei colleghi e collaboratori non sanno lasciare i problemi personali a casa, e li portano sul lavoro…e poi rendono meno e creano problemi a me!
Cosa c’è che non va in questo pensiero, per le Aziende, per l’Economia, ma soprattutto per le Persone..?
1. Finchè è un Problema Esterno, cioè il ruolo, i collaboratori che non sanno lasciarsi i problemi a casa, la crisi, i clienti, il mercato, il governo….secondo te si risolve? Troverai una soluzione? NO
2. Finchè pensi che debbano cambiare LORO…nell’attesa (lunga, forse eterna) tu come stai? Meglio? NO
E in questo stato di attesa disattesa…tu devi andare avanti, con questo stato di frustrazione che INQUINA IL TUO LAVORO, IL TUO UMORE E QUELLO DI CHI TI CIRCONDA.
È il tuo stato d’animo rispetto ai problemi esterni la chiave di volta!
Perché quando sei in uno stato d’animo negativo le tue funzioni fisiche e mentali sono le peggiori:
– Ossigeno
– Sangue al Cervello
– Serotonina, Dopamina (capacità visive, di concentrazione e di memoria)
– Endorfine (sistema immunitario e anti dolorifici naturali che influenzano i tuoi pensieri)
E in queste condizioni come puoi pretendere di trovare soluzioni, di vedere il lato positivo, di sopportare o comprendere?
Sei portata, portato in modo naturale a pensare male delle persone, a sbagliare, a farti film su cose poi non vere…
Ma se anche avessi ragione tu…che tutti sono cattivi, contro di te, che il lavoro e il ruolo che svolgi è pesante…a cosa ti serve pensare?
Che è tutto in mano loro oppure che hai un margine di azione ed è il tuo stato d’animo?
Perché ogni risultato che hai ottenuto ti sembra di averlo raggiunto con lo stesso stato d’animo in cui vivi nei problemi?
O forse pensi che tutto quello che hai ottenuto è stato perché le persone si comportavano bene con te, avevi mansioni semplici, tanto tempo libero e un mestiere bello e motivante? Cioè tutto regalato?
Non credo…ma piuttosto credo tu fossi nelle condizioni più difficili che con il giusto stato d’animo hai TRASFORMATO in condizioni migliori e hai ottenuto TU quei risultati.
Perché anche i migliori consigli, se tu non decidi di usarli, non sono buoni consigli….
Se per te tutto dipende dall’esterno, il tuo inconscio percepisce che non c’è speranza.
Al contrario capire che c’è un problema interno che dipende da te, ti permette di trovare una soluzione.
Perché soltanto se c’è un problema, allora cerchi una soluzione, giusto?
Se non ritieni di avere Responsabilità e Problemi, continuerai ad addossare Colpe all’esterno e vivere nella frustrazione di non controllare la tua vita.
Finché non riconosci un Problema Interno, personale rispetto ai problemi esterni, continuerà ad andare male…e forse se non FAI NULLA per trovare SOLUZIONI è perché non sta andando ancora ABBASTANZA MALE.
Perché quando sei nel turbine delle cose da fare, nelle urgenze, nei conflitti e sotto Stress, hai meno capacità cognitive, non hai le basi fisiche di ossigeno, ormoni e sangue al cervello per farlo funzionare e quindi NON PENSI A LUNGO TERMINE, pensi a RISOLVERE IL PROBLEMA CONTINGENTE.
Durante i miei corsi Happy Team Building in Azienda, ma anche nelle serate del Tour Felicemente Stressati 2016 dedico molto tempo a far prendere CONSAPEVOLEZZA del problema interno e di quanto sia grave, per poter muovere le Persone verso una soluzione, altrimenti sai che succede?…Che usciti dall’aula e dal teatro ritorni alle stesse abitudini e non migliori NULLA.
Finché non prendi CONSAPEVOLEZZA di quanto è importante fare degli esercizi, anzi di quanto sia questione di SOPRAVVIVENZA, a che ti serve vedere e provare mille esercizi?
Anzi per assurdo, la leva-piacere, cioè la tua meta, più è complessa, più è articolata, più ci sono contenuti ed esercizi da fare, più diventa leva-dolore.
E la leva-dolore, cioè il problema esterno si ridimensiona, ce lo facciamo andare bene…
Quante volte hai fatto un corso, magari validissimo, entusiasmante, hai preso tanti spunti, magari fatto esercizi e poi?…………………………….
Quante persone si iscrivono in palestra, o iniziano una dieta e poi abbandonano?
Perché manca una leva dolore forte e la leva piacere è troppo dolorosa.
La leva dolore deve essere forte e la leva piacere deve essere bella, ma semplice, fattibile…
Per leva-dolore forte si intende sapere, essere consapevoli di costi e conseguenze di continuare così, cioè rimanere con quello stato d’animo negativo, cioè di continuare ad interpretare male i segnali, atteggiamenti e comportamenti esterni e soprattutto ad assumere posture ed espressioni del viso che non ti aiutano.
Per leva-piacere fattibile si intende un obiettivo realizzabile, dentro la propria zona di confort, che inizialmente comporta una lieve modifica alle proprie abitudini consolidate.
Ai miei corsi insegno ad usare questa domanda-guida per iniziare un percorso motivazionale o a raggiungere qualsiasi obiettivo:
Qual è la cosa più semplice che posso fare ORA per….?
Perché cambia il tuo Dialogo Interno, cioè anziché dirti “non ce la farò mai” oppure “troppe cose da fare“, sposta il tuo dialogo interno e la tua attività mentale su cose più semplici da fare…ora.
E a chi è capitato invece di uscire dal corso e applicare subito ALMENO UNA COSA?
Quello vuol dire MIGLIORARE.Il resto è SUGGESTIONE MERAVIGLIOSA, ma NON-TRASFORMAZIONE.
Tu cosa scegli? Io la Trasformazione e il Miglioramento Consapevole:)