COME SUPERARE I PROBLEMI QUANDO SIAMO CIRCONDATI DA PROBLEMI?
Ti è mai capitato di pensare che se mancano le condizioni, i presupposti favorevoli allora è più difficile?
“Più difficile...”
Quante volte ci diciamo questa parola?
Ce lo diciamo talmente tante volte che alla fine ci crediamo e lasciamo perdere, spesso, dopo nemmeno un tentativo.
E questo modo di pensare influenza anche la nostra autostima sulle altre cose che facciamo o che dobbiamo affrontare…
Perchè se non riesci a fare una cosa si insinua il dubbio anche sulle altre, cominci a vacillare e pensare di avere qualcosa che non va in te oppure magari vedendo altri riuscirci nasce anche un pizzico di invidia, di fastidio…e questo fastidio spesso si tramuta in nervosismo…
A chi non mette nervosismo non riuscire a fare qualcosa che altri fanno oppure non riuscire a risolvere un problema?
E in genere questo nervosismo su chi si riflette? Su chi si scarica? Verso le persone che non c’entrano nulla che sono vicine a noi, verso quelle persone che magari ci vogliono bene, ci stimano…
2 Campanelli di Allarme che è Davvero Difficile
Il primo campanello è che spesso non vediamo quelle persone che ci apprezzano, che ci scelgono, che ci vogliono bene e che potrebbero essere la nostra forza invece, perché vediamo solo i problemi…altrimenti lasceremmo perdere quelli, per concentrarci sulle Persone che ci vogliono bene e su chi ci stima, giusto? E invece no, testardi noi….
Pensa, se un cliente ti ignora o sceglie un altro prodotto/servizio, o se un collega ti fa dispetti o non ti aiuta…su chi poi tendiamo a concentrarci? Su chi ci apprezza e ci aiuta oppure su chi ci ha deluso e ci fatto irritare?
È incredibile quanto spendiamo le nostre energie verso il problema ma senza far nulla per risolverlo perché “è difficile”…
Il rischio sai qual è? Che chi ci apprezza, chi ci vuole bene, chi “ci compra”…dopo un po’ si scocci…e allora è davvero difficile!
Se ci concentriamo su chi ci fa dispetti, su chi si comporta male con noi, ignorando chi invece si comporta bene, con sincero interesse, con affetto e con correttezza…alla fine anche quest’ultimo che si comporta bene con noi passerà dall’altra parte, magari proprio per farsi notare da noi….e allora è davvero difficile!
Il secondo campanello è che quando siamo circondati da problemi e diciamo “è difficile” per il nostro cervello è davvero così…perchè ogni parola, ogni frase, crea una suggestione nella nostra mente, come dire “disturbo intestinale”…che suggestione ti crea? Positiva o negativa?
E pensa a quante volte al giorno sentiamo o diciamo:
La posso disturbare?
La disturbo solo un attimo…
Mi scusi per il disturbo…
Magari quella persona nemmeno ci pensava al disturbo e siamo noi a suggerirglielo!
Quindi oltre a creare una sensazione negativa in noi la creiamo anche nelle altre Persone…
Penserai: – Seee adesso dico una parola e viene in mente la sensazione legata alla parola!
SI
Ti faccio un esempio: prova a pensare intensamente ad un bicchiere di spremuta di pompelmo amarissima….oppure allo stridere dei freni di un treno quando arriva…che sensazioni ti creano queste immagini, queste frasi?
Sensazioni negative più o meno intense anche se non ci sono nè la limonata, nè i freni di un treno…
Ricordati di questi esempi, soprattutto ogni volta che di fronte ad una possibile soluzione per un ostacolo, ci diciamo “è difficile”.
Anche perché come puoi dire “è difficile” finché non hai provato e riprovato? E pensi davvero – parliamoci chiaro – che se provi e riprovi rimane difficile come all’inizio? Cioè se ci provi e riprovi rimane tutto come all’inizio, senza un tuo minimo miglioramento?
Allora Edison che ha sbagliato 2000 volte prima di inventare la Lampadina? Se si fosse fermato al primo “è difficile”?
Dai sii realista…è come un peso da sollevare, finché dici che è difficile rimane difficile. Ma quando provi e riprovi, ovviamente non sarà più come la prima volta, tant’è che chi solleva pesi in palestra, dopo un po’ che solleva lo stesso peso, passa a quello superiore…ed così è anche nella vita! Altrimenti anche noi saremmo rimasti tutti a scuola a dirci – è difficile imparare a leggere e a scrivere…
Qual è il rischio di dirsi che è difficile? Il rischio è che siccome per la mia mente è così…reagirò di conseguenza, quindi senza provare e soprattutto concentrandomi sulle difficoltà e non sulle opportunità o i modi per risolvere il problema….Mi concentrerò sulle condizioni sfavorevoli senza cercarne di favorevoli….perchè la mia Percezione della Realtà sarà filtrata e influenzata dalla certezza nella mia mente che “è difficile”.
Nel video che tra poco condividerò con te, il protagonista Vujicic afferma:
Se non Riesci, non vuol dire che è la fine, ciò che conta è come andrà finire…se continui a provarci
Quante volte ci siamo detti “è difficile” e poi provandoci, ci siamo resi che era più facile, meno imbarazzante e più divertente di quello che pensavamo?
Sii sincero, dai…e tra l’altro non puoi dirlo per le cose difficili, se non le hai provate fino in fondo…
Si presume sia difficile…ma finché non abbiamo portato a termine qualcosa, è solo una presunzione
Quando scrivo un post su facebook, oppure svolgo i corsi nelle aziende, ci sono sempre persone che dicono e si dicono: – È difficile sorridere:
….di fronte al capo/cliente/collega…
….quando c’è un contesto sfavorevole….
…quando ti capita che….
La verità sai qual è?
Che è difficile perché non l’hanno mai provato…perché altrimenti, si sarebbero detti: – Fatto! Beh ci voleva tanto?:)
È più il tempo che perdi a dirti e ripeterti che fare qualcosa è difficile…che quello per Agire.
E tra l’altro cosa ti può capitare di peggio? Nel senso che al massimo non succede niente…
Ma la scienza, l’esempio di Vujicic, l’esempio di Alex Zanardi e tanti altri ti possono garantire che quando VUOI Sorridere, nonostante le difficoltà, quando decidi di affrontare le difficoltà con il Sorriso, qualcosa migliora…ad esempio:
A livello Fisiologico l’atto fisico di Sorridere cambia la chimica del corpo con le endorfine (sensazione di benessere e riattivazione sistema immunitario), serotonina e dopamina (aumento della capacità visiva e dell’ottimismo), ossitona (aumento della fiducia in se stessi e negli altri) e rilassamento per una diversa respirazione (più ossigeno al cervello)
A livello Cognitivo perché il cambiamento delle condizioni fisiologiche, cioè avere più ossigeno e migliore capacità visiva, secondo te, ti ostacola o ti agevola nel trovare Soluzioni?
A livello Sociale, grazie ai neuroni specchio e all’ossitocina rilasciata nel sangue, induciamo la nostra stessa emozione anche nelle altre persone e poi…tu chi seguiresti, da chi ti faresti influenzare, da una persona seriosa, negativa e scontrosa, oppure da chi ti trasmette serenità e sicurezza attraverso un sorriso?
Infine quando rispondi e ti dici: – È difficile Sorridere
…in questo contesto…
…con queste persone…
…quando ti fanno arrabbiare….
…quando la vita ti delude…
Secondo te, il tuo focus percettivo, cioè quello che percepisci e interpreti della realtà, è sull’obiettivo desiderato oppure sui problemi? È su quello che puoi ottenere oppure sul contesto sfavorevole, su chi ti fa arrabbiare, su chi ti ostacola….?
Credo che la risposta la sai meglio di me…e finché sei focalizzato sui problemi, su chi è arrabbiato, su chi ti delude, su chi è imbronciato e su chi non ti sorride…allora è davvero difficile uscirne…perchè ne assorbi l’energia e ti convinci che quella sia l’unica realtà…
In questi casi ti occorre cambiare il tuo stato d’animo per cambiare prospettiva, per interpretare eventi e comportamenti in modo differente e per farlo ti occorre un sistema semplice, collaudato e concreto:
Con un metodo, tu sai quali sono gli step da seguire, proprio nei momenti di panico, di difficoltà o di sconforto, perché quando hai seguito delle procedure, hai creato dentro di te quella Sicurezza che ti fa tornare Serenità, Lucidità e Gioia nel risolvere i Problemi.
Cosa significa seguire un Metodo?
Ad esempio il metodo di Ingegneria del Buon Umore stabilisce che quando una Persona è Consapevole di un problema e dei benefici della soluzione, quando ha un Atteggiamento Fisico Positivo, cioè sorride, respira in modo corretto e ha attenzioni alla propria salute, allora riesce anche ad avere un Atteggiamento Mentale Positivo. E con un Atteggiamento Positivo, pensi di non riuscire a risolvere nessun problema?
Perché ad esempio in un atteggiamento positivo, piuttosto che ripetere “è difficile”, hai la lucidità necessaria per usare il linguaggio a tuo favore, dicendo “non facile” oppure “diversamente facile”…che è sempre meglio che ripetere “è difficile”, non trovi?;)
Ricordati dell’esempio dei freni…ogni parola crea una suggestione…e il nostro cervello non legge il NON…
Quando svolgo i Team Building nelle Aziende, condivido con il Personale delle tecniche che servono per usare il linguaggio per crearsi lo stato d’animo giusto per lavorare e anche per creare l’ambiente favorevole e produttivo…perché se al lavoro oltre che a dirci ad ogni occasione “è difficile”, lo diciamo pure ai nostri clienti, ai nostri colleghi e ai nostri capi…che ambiente di lavoro abbiamo creato?
In quel caso la Responsabilità è anche la nostra…quindi iniziamo noi ad allenarci ad usare frasi e parole più positive, ma non quando va tutto bene e siamo nella pacchia, ma proprio quando siamo nei problemi e nessuno ci può aiutare….
Ehi, non ti voglio convincere, te lo voglio dimostrare con una grande esperienza di vita:
Bene! Sono curioso di sapere cosa abbiamo imparato e che spunti puoi prendere, dal video di Vujicic e dai concetti di questo articolo che ho scritto per te…
Scrivilo qui nei commenti, perché un pensiero a volte rimane un pensiero, ma un pensiero scritto spesso si trasforma in risultato e comunque sarò felice di leggerti e risponderti, se hai domande:)